Ci siamo passati (quasi) tutti. La storia con la persona della nostra vita, dopo i primi tempi idilliaci, comincia scricchiolare e non è più tutto così perfetto.

Cominciano le recriminazioni, i litigi, con conseguenti rancori, ripicche e musi lunghi.

Cosa succede? Inevitabilmente più conosciamo una persona, più vediamo tutte le sue sfaccettature e caratteristiche, sia nel bene sia nel male.

Col passare del tempo e della fase iniziale della conoscenza e della passione, diventiamo anche meno tolleranti e pazienti: difettucci su cui pensavamo di sorvolare o di passare sopra, ci paiono adesso più importanti e dei macigni difficili da sopportare. D’altronde cambia, con il tempo, anche l’impegno e l’investimento che mettiamo nella relazione: quando si è agli inizi i difetti sono meno incisivi, ma se quella persona sembra essere “la persona” della vita, allora diventiamo più attenti ed esigenti. Se il nostro partner sarà quello che scegliamo “per sempre”, escludendo quindi tutte le opportunità di altri compagni/e di vita, vogliamo che sia perfetto per noi (o quasi).

Oltre quindi alla maggiore conoscenza, talvolta la crisi arriva per un’eccessiva aderenza a un modello ideale. Non vi è mai capitato di pensare: “nei miei sogni, il fidanzato ideale non è quello che fa commenti scurrili con gli amici su altre ragazze”, “non avrei mai pensato di mettermi con una ragazza che sembra uno scaricatore di porto quando è troppo brilla”…?

A volte ci siamo portati avanti negli anni un “modello di fidanzato/a” ideale, ma può capitare che la realtà si scontri con il nostro “cartonato del fidanzato/a perfetto”. Ci innamoriamo, e ci accorgiamo di stare anche bene, con qualcuno che però non rientra perfettamente nei nostri canoni. Questo può spiazzare, può portare a voler cambiare l’altro, ad accusarlo, a cercare di farlo rientrare nel nostro “film perfetto”.

Le discussioni sono fondamentali in una coppia, proprio perché consentono di “scendere” nella realtà e abbandonare il modello di coppia “alla Mulino Bianco” che ci portiamo dietro nei primi mesi di vita a due.

Le discussioni ci fanno conoscere anche realtà che ignoriamo dell’altro e quindi, in un certo senso, ci avvicinano di più al partner.

Ovviamente dipende da come le discussioni vengono gestite e vissute. Se non diventano spunti di riflessione sulla coppia, ma si riducono a sterili sfoghi di frustrazioni reciproche, le discussioni allontano, spengono la tenerezza, l’entusiasmo e la passione.

Quando i momenti di tensione prevalgono (per intensità o per frequenza) su quelli di benessere ecco che si apre la crisi. “Non stiamo più bene insieme” “Non ci sopportiamo” “E’ la fine”

Crisi di coppia

Crisi di coppia: un cambio di prospettiva

Forse però esiste un altro modo di guardare alla “crisi”. La prima domanda che ci si può porre è infatti: “Cosa ci sta dicendo questa crisi?”.

La crisi è strettamente legata al cambiamento e il cambiamento è l’essenza e la linfa della vita: niente può rimanere immutabile a lungo nel tempo (e se così fosse sai che noia!). Tutto cambia, niente è immobile.

Per questo la crisi è un sistema “evolutivo”, può essere cioè benefica “per forzare” il sistema coppia a evolvere in modo da adattarsi a un diverso contesto. Con gli anni, infatti, gli stessi membri della coppia cambiano: cambiano le esigenze, gli interessi, le priorità e, banalmente, le energie fisiche e mentali a disposizione.

Anche la coppia, che è la sintesi di due individui, deve essere “adattata” di conseguenza.

L’amore ha i suoi tempi e la coppia passa negli anni da una sorta di ciclo che vede la fase dell’innamoramento, della passione, dell’illusione, della disillusione, dell’amore maturo.

La coppia si base su una sorta di patto implicito: due persone si incontrano, sono in un certo modo, si piacciono così come sono, con i loro obiettivi. Col tempo, cambiano appunto le persone e cambiano gli obiettivi di viti. Per questo il patto relazionale va rinegoziato costantemente durante tutto l’arco di vita della coppia.

La crisi è quindi la scintilla che fa rinegoziare il patto e dà nuova linfa a un sistema che sta subendo un collasso o che sta ormai passando da una “fase” in esaurimento a qualcosa di “nuovo”.

Ovviamente quando si è nel centro della battaglia si soffre e non è facile cambiare punto di vista relativamente alla terribile parola “crisi”. La crisi però serve sempre a qualcosa. E’ compito (arduo) della coppia capire cosa la crisi sta portando e non arrendersi passivamente a essa.

Il dialogo e l’ascolto, insieme nella coppia o con l’aiuto di un operatore esterno, sono sicuramente tra i primi “attrezzi” utili per far sì che ogni coppia arrivi a rinegoziare il proprio patto e a entrare nella nuova “fase” del ciclo di vita a due.


Valeria Salvai Professional Counselor

Valeria Salvai Professional Counselor riceve a Vigevano c/o il Centro Nonsoloyoga, Via E.Duse 3/B – 27029 Vigevano. Riceve anche a Milano in via Foppa angolo Viale Coni Zugna.

Per prenotare un appuntamento scrivere a valeria@autostimaerelazioni.it oppure telefonare al +39 349/7556247.

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